Osservatorio
15 settembre 2023

Gli incidenti domestici: un fenomeno che interessa sia gli aspetti sanitari che economici. Nel 2022 la stima è stata di quasi 2.000.000 di persone coinvolte.

Quello degli incidenti domestici è un fenomeno che interessa in particolare le donne e gli anziani, coloro che ancora oggi rimangono più a casa.

La casa spesso non è un luogo sicuro. Secondo i dati Istat, negli ultimi 3 mesi del 2022 le persone che in Italia hanno subito incidenti domestici sono state 549.000, una stima annuale di quasi il 4% della popolazione residente.
 
Gli incidenti domestici, nella definizione del Ministero della Salute, hanno precise caratteristiche:
  • comportano la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo (ferite, fratture, contusioni, lussazioni, ustioni, ecc.);
  • sono accidentali, si verificano cioè indipendentemente dalla volontà umana;
  • si verificano in un’abitazione, propria o di altre persone, e nelle sue eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, ecc…).
 
Diversi sono i fattori di rischio:
  • individuali > sono correlati allo sviluppo psicomotorio dei primi anni di vita (è il caso dei bambini), alle attività lavorative in ambito domestico (soprattutto donne) e alle condizioni di comorbidità, deficit neuro-motori e cognitivi, fragilità o scarsa attività fisica (è il caso degli anziani).
  • ambientali > relativi alle caratteristiche strutturali della casa, degli arredi, degli impianti e delle pertinenze, alla presenza e conservazione di farmaci e prodotti di uso comune che possono contenere sostanze chimiche tossiche.
 
Tornando ai dati, la fascia di età maggiormente incorsa negli incidenti domestici è quella degli 80 anni e più col 22,40%.  L’11,48% di chi ha subito incidenti domestici si è collocato nella fascia 35-44 anni, il 12,75% nella fascia 45-54 anni, il 14,39%  nella fascia 55-64 anni, ed infine il 22,77% in quella più ampia che va dai 65 ai 79 anni.
 
Considerando le persone dai 6 anni in su, dei 534.000 casi registrati il 31,84% possiede la licenza di scuola media e il 24,91% la licenza di scuola elementare oppure nessun titolo di studio. Sono le donne a subire maggiormente gli incidenti, il 64,79%. Evidentemente sono loro che ancora oggi passano più tempo in casa. 173.000 sono i casi registrati (il 32,40% del totale) per coloro che sono in pensione, 116.000 i casi (il 21,72%) per coloro che sono casalinghe. 
 
Il 48,45% degli incidenti avviene al Nord, il 26,96% al Sud e nelle isole e il 24,59% al Centro.
 
I dati Istat riguardano l’indagine multiscopo sulle famiglie riferita agli Stili di vita e fattori di rischio.  
 
Il Sistema Informativo Nazionale Infortuni in Ambienti di Civile Abitazione SINIACA, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), raccoglie le segnalazioni su base volontaria di un numero esiguo di ospedali (rappresentativo del 15,8% della popolazione italiana). Gli ultimi dati a disposizione, del 2021, riportano che circa 1.800.000 soggetti coinvolti su base annua hanno richiesto l’assistenza del Pronto Soccorso, 135.000 sono stati ricoverati e 5.500 hanno perso la vita. 
 
Contrastare il fenomeno degli incidenti domestici fa parte del Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 messo in atto proprio dal Ministero della Salute. Visti i dati, gli incidenti domestici rappresentano un problema di Sanità Pubblica. Occorrono politiche di prevenzione e sicurezza al fine di ridurne l’impatto. In Italia la Legge n.493/1999 indica le funzioni del SSN in materia di sorveglianza e prevenzione degli incidenti domestici, dando particolare importanza alle azioni di informazione e educazione sanitaria.